Italia: crescita marginalmente positiva per il PIL del quarto trimestre
La pubblicazione delle stime aggiornate del PIL italiano rivela che il quarto trimestre del 2024 ha registrato una crescita lenta, contrariamente alle stime iniziali di crescita piatta. Niente di spettacolare, certo, ma un dato in qualche modo confortante.
Crescita marginalmente positiva per il PIL del primo trimestre
La pubblicazione delle stime riviste del PIL italiano mostra che il quarto trimestre del 2024 non è stato piatto, come inizialmente riportato, ma in lenta crescita. Secondo l'Istat, il PIL è aumentato dello 0,14% sul trimestre precedente (dallo 0,0% del 3T24) e dello 0,6% sull’anno (dallo 0,6%), in linea con le nostre previsioni iniziali.
Gli investimenti fissi lordi sono il motore principale, con la variazione delle scorte a fare da freno
La parte interessante del comunicato riguarda la scomposizione dettagliata della domanda, non divulgata nella fase di stima preliminare. Ora sappiamo che il principale motore della crescita sono stati gli investimenti fissi lordi (che hanno contribuito uno 0,4% alla crescita trimestrale), aiutati dai consumi delle famiglie, dai consumi pubblici e dalle esportazioni nette, che hanno aggiunto lo 0,1% ciascuno; la variazione delle scorte, invece, ha sottratto lo 0,4%.
Mentre era previsto un contributo in decelerazione da parte dei consumi privati dopo una forte spinta nel terzo trimestre, la sorpresa principale è arrivata dal fronte degli investimenti e, in particolare, dal solido rimbalzo della componente macchinari e attrezzature. In questo comparto ci aspettavamo un'attività più contenuta, date le condizioni di domanda deboli e il calo dell'utilizzo della capacità produttiva. La componente delle costruzioni ha sostanzialmente confermato le nostre aspettative, contrapponendo l'ulteriore debolezza della parte abitativa dovuta all'evaporazione dell'effetto superbonus alla forza della componente strutturale, probabilmente sostenuta dalla messa a terra dei progetti di investimento del PNRR.
Le evidenze disponibili per il primo trimestre indicano un'altra possibile lettura positiva
In prospettiva, riteniamo che il quanto visto nel quarto trimestre possa essere in buona misura confermato nel primo trimestre del 2025. A gennaio una combinazione favorevole di crescita dell'occupazione (+2,2% su base annua), solida crescita dei salari (+3,8% su base annua) e inflazione contenuta (all'1,5% su base annua) dovrebbe aver garantito un ulteriore recupero del potere d’acquisto delle famiglie, sostenendo in linea di principio i consumi. Sul fronte degli investimenti, i comparti delle costruzioni dovrebbero in linea di massima confermare le tendenze divergenti, mentre la componente dei macchinari potrebbe trovare nuovo sostegno dalla semplificazione dei requisiti per l'accesso agli incentivi della Transizione 5.0 introdotta a fine anno. Inoltre, non escludiamo che le esportazioni italiane possano temporaneamente beneficiare dell'anticipazione delle importazioni dagli Stati Uniti in previsione di eventuali dazi a partire dal secondo trimestre. Tutto ciò sembra coerente con la nostra previsione di una crescita trimestrale del PIL italiano dell’ordine dello 0,2% nel primo trimestre del 2025.
Confermiamo la nostra previsione di crescita media per il 2025, con possibili rischi di ribasso
Per il momento, confermiamo la nostra previsione di crescita media del PIL italiano allo 0,7% nel 2025, ben consapevoli che gli sviluppi sul fronte del commercio internazionale e del contesto geopolitico potrebbero presto aggiungere rischi al ribasso alla nostra previsione.