India, taglio audace della banca centrale. Tassi giù di 50 punti base. Cosa succede ora

La banca centrale indiana ha tagliato i tassi più del previsto, modificando la sua politica monetaria da accomodante a neutrale. Continuiamo a prevedere un ulteriore taglio dei tassi di 25 punti base nel quarto trimestre di quest'anno. 

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La Reserve Bank of India (RBI) ha tagliato il tasso repo di 50 punti base. Una riduzione maggiore del previsto che lo ha portato al 5,5%. Con questo, i tagli dei tassi complessivi da parte della RBI arrivano 100 punti base in questo ciclo, lasciando il tasso di riferimento reale al 2,3%. La RBI ha anche ridotto il coefficiente di riserva di cassa di ben 100 punti base, al 3%, il livello più basso dal 2021.

Le azioni sui tassi della RBI di oggi indicano una crescente convinzione all'interno del comitato di politica monetaria che un'inflazione più bassa probabilmente persisterà e che la crescita del PIL continuerà su una traiettoria più debole. Anticipando i tagli dei tassi, la RBI sembra intenzionata a garantire che i benefici dei tassi più bassi raggiungano l'economia e che ci sia abbondante liquidità per mantenere la situazione in movimento.

Andiamo verso una pausa, ma questo taglio non sarà l’ultimo

Ciò che ha davvero colto di sorpresa i mercati è stata la decisione della banca centrale indiana di modificare la propria politica monetaria da "accomodante" a "neutrale", un'inversione di tendenza significativa appena due mesi dopo aver adottato un orientamento accomodante. Si tratta di un'inversione di rotta piuttosto rapida, che suggerisce che la banca centrale potrebbe aver concluso i tagli dei tassi per ora. Sembra un po' controintuitivo, soprattutto perché l'inflazione dell’indice dei prezzi al consumo (IPC) è rimasta al di sotto dell'obiettivo della RBI e il tasso di riferimento reale è ancora ben al di sopra della consueta zona di comfort dell'1,5% circa.

Ci aspettiamo un altro taglio dei tassi di 25 punti base da parte della RBI - Quest'anno nel quarto trimestre

La nostra opinione? La RBI sta facendo capire di voler prendersi una pausa, ma lascia la porta aperta a ulteriori allentamenti se la crescita o l'inflazione dovessero indebolirsi ulteriormente. La RBI ha ridotto le sue previsioni di inflazione dei prezzi al consumo dal 4,0% al 3,7%, mantenendo stabile la sua proiezione di crescita del PIL al 6,5% per l'anno che termina a marzo 2026. Le nostre stime di crescita del PIL sono leggermente più deboli di quelle della RBI e, con i tassi di riferimento reali ancora ben al di sopra dei valori storici, continuiamo ad aspettarci un taglio dei tassi di 25 punti base da parte della RBI entro la fine dell'anno, probabilmente nel quarto trimestre.

L’impatto sui mercati

Il taglio dei tassi odierno, da solo, probabilmente non inciderà molto sulla rupia indiana, poiché sembra più una risposta a un'inflazione più debole che un segnale di preoccupazione per la crescita.

Guardando al futuro, riteniamo probabile una volatilità bilaterale. Ma, nel complesso, la rinnovata attenzione della Reserve Bank of India sull'accumulo di riserve valutarie, la crescita più lenta del PIL quest'anno, con l'impatto dei dazi che si fa sentire, e l'incertezza geopolitica, dovrebbero far sì che la coppia di valute trovi un punto di riferimento intorno ai livelli attuali e da qui inizi a salire.

Sul fronte obbligazionario, il rendimento a 10 anni è aumentato di oltre 100 punti base nell'ultimo anno, grazie al calo dell'inflazione e a un sano equilibrio tra domanda e offerta. Continuiamo a ritenere che i fondamentali supportino un ulteriore calo dei rendimenti, ma è probabile che il ritmo del calo sia più graduale da qui in poi. Nel frattempo, la parte a breve termine della curva dovrebbe rimanere meglio supportata, grazie all'abbondante liquidità presente nel sistema.

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