Eurozona, l’inflazione scende sotto il 2%: occhi puntati sul meeting della BCE di giovedì

Un forte calo dell'inflazione core a maggio al 2,3%, e di quella complessiva all'1,9%, sono un chiaro segnale che c’è ancora il rischio che l’indicatore scenda sotto l’obiettivo della BCE. Si prevede che giovedì Francoforte abbasserà il tasso sui depositi al 2%.

Il tasso di inflazione nell'Eurozona è diminuito notevolmente a maggio, principalmente grazie al calo dell'inflazione dei servizi dal 4% al 3,2%. Questo porta l'inflazione al di sotto dell'obiettivo della BCE del 2% per la prima volta da settembre dello scorso anno. Nel complesso, l'inflazione si aggira intorno all'obiettivo da un po' di tempo e le previsioni della BCE indicano ormai da tempo un'inflazione a medio termine vicina all'obiettivo.

I recenti sviluppi della guerra commerciale hanno finora avuto un impatto al ribasso sull'inflazione nell'Eurozona. I prezzi globali delle materie prime sono diminuiti, l'euro si è rafforzato rispetto al dollaro, l'incertezza ha frenato l'attività economica dell’unione monetaria e la Commissione europea si è finora astenuta dall'introdurre dazi di ritorsione sugli Stati Uniti, che avrebbero comportato un aumento dei prezzi.

Il forte calo dell'inflazione dei servizi potrebbe non essere strutturale. I dati delle recenti indagini indicano un andamento leggermente superiore al 3,2% registrato a maggio, ma nel complesso la tendenza al ribasso appare significativa. Nonostante la disoccupazione si sia attestata ancora al 6,2% ad aprile, un minimo storico, la crescita salariale è diminuita rapidamente. Questo limita l'inflazione core nel medio termine.

Per la BCE, questo significa che potrà tranquillamente abbassare il tasso sui depositi al 2% giovedì e discutere concretamente se portare i tassi al di sotto della soglia neutrale per adottare una politica accomodante per l'economia.

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