Polonia, il secondo trimestre parte con il piede giusto
Nel primo trimestre la crescita economica polacca ha subito un lieve rallentamento dopo una solida chiusura del 2024. Ora, i dati di aprile evidenziano segnali incoraggianti, per questo è ancora plausibile prevedere una crescita del 3% del PIL quest’anno. Tuttavia, è probabile che la ripresa degli investimenti fissi arriverà più tardi del previsto.
Nel primo trimestre del 2025, il PIL polacco è cresciuto del 3,2% su base annua, leggermente al di sotto del 3,4% su base annua registrato nel quarto trimestre del 2024. Anche lo slancio ha subito un rallentamento, con una crescita del primo trimestre del 2025 pari allo 0,7% su base trimestrale (destagionalizzato) dopo l'1,3% su base trimestrale del quarto trimestre del 2024. In particolare, ha sorpreso il ribasso dell’edilizia, segnalando che la prevista ripresa degli investimenti fissi è in ritardo. Ciò è in parte dovuto alla lenta attuazione dei progetti finanziati dal Fondo per la ripresa e la resilienza (RRF). Finora, le autorità hanno speso appena 20 miliardi di zloty polacchi, PLN(di cui 10 miliardi nel 2025) dei 109 miliardi di PLN (25 miliardi di euro) di sovvenzioni assegnate alla Polonia. Oltre a questi, il Paese ha accesso a 149 miliardi di PLN (34,5 miliardi di euro).
Segnali più ottimistici provengono da altri settori dell'economia. La produzione manifatturiera sta migliorando, il che potrebbe indicare una ripresa della domanda di esportazioni. Allo stesso tempo, le vendite al dettaglio di aprile hanno sorpreso al rialzo, aumentando del doppio rispetto alle stime di mercato. Gli economisti si aspettavano un'impennata delle vendite dovuta alla Pasqua, effettivamente evidente nei dati sulle vendite alimentari, ma anche la domanda di beni durevoli ha proseguito il proprio miglioramento.
Tutto sommato, l'inizio del secondo trimestre del 2025 porta con sé segnali incoraggianti di accelerazione della crescita del PIL. Restiamo comunque cauti nella nostra valutazione per l'intero anno. Ci aspettiamo una crescita economica del 3,2% al termine dei 12 mesi. La crescita della domanda di esportazioni polacche e la maggiore domanda interna di beni durevoli potrebbero rivelarsi temporanee. Infatti, aziende e famiglie potrebbero aver anticipato le decisioni di acquisto per evitare prezzi potenzialmente più alti dei prodotti dopo eventuali aumenti dei dazi doganali globali.
Inoltre, l'incertezza legata alle prospettive del commercio globale, a fronte dell'instabile e precaria politica tariffaria della nuova amministrazione statunitense sotto la presidenza Trump, potrebbe incidere negativamente sulla fiducia di imprese e famiglie nel medio termine. Tuttavia, intravediamo margini di ottimismo. La Polonia dovrebbe rimanere un Paese leader in termini di crescita economica nell'Unione Europea anche nel 2025, dopo i solidi risultati degli ultimi anni.
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