In UK è allarme occupazione: il taglio dei tassi di agosto è sempre più vicino
Il raffreddamento del mercato del lavoro nel Regno Unito si sta facendo sempre più evidente. Anche la crescita salariale sta rallentando. Sebbene la Banca d'Inghilterra abbia fissato un’asticella piuttosto alta per il prossimo taglio dei tassi, questi dati contribuiscono a rendere sempre più concreta la possibilità di tagli ad agosto e novembre
Il mercato del lavoro nel Regno Unito potrebbe essere arrivato a un punto di svolta, e non in senso positivo. Ciò che salta all'occhio dagli ultimi dati sulle assunzioni è un netto calo di 109.000 dipendenti a maggio. Si tratta della diminuzione mensile più significativa, al di fuori della pandemia da Covid-19, da quando si sono iniziati a raccogliere i dati nel 2014.
Tuttavia, c'è da fare una considerazione piuttosto significativa: questi dati tendono a essere rivisti al rialzo in seguito. A marzo, abbiamo assistito a un calo di 78.000 unità, poi rivisto al rialzo a 35.000 unità. Dunque, dovremo riservare un giudizio definitivo al mese prossimo.
Ad ogni modo, il numero di dipendenti è diminuito per nove degli ultimi 10 mesi, dopo una serie positiva di 44 mesi. I dati appaiono ancor peggiori se si escludono i settori a forte impronta statale. Nella nostra misura, il numero di dipendenti "non governativi" è diminuito dell'1,2% da dicembre.
Va ricordato inoltre che questi dati rappresentano il modo più affidabile per analizzare il mercato del lavoro in questo momento, quando i il tasso di disoccupazione e la relativa indagine sulla forza lavoro sono afflitti da problemi di campionamento.
Il numero di lavoratori sta scendendo rapidamente
Non c’è ancora un giudizio unanime che stabilisce se questo segni l'inizio di un deterioramento più grave delle condizioni di assunzione. Ma gli economisti tendono a preoccuparsi quando il ritmo della perdita di posti di lavoro accelera, un fenomeno spesso associato alle recessioni. Siamo scettici sulla situazione attuale, sebbene il mercato del lavoro sia notoriamente un indicatore posticipato della solidità economica.
I posti di lavoro vacanti sono ora al di sotto dei livelli pre-Covid, e stanno scendendo rapidamente. Ma altri parametri non sembrano così preoccupanti. Nonostante l'aumento dell'imposta per l’assicurazione nazionale a carico dei datori di lavoro (contributo previdenziale) ad aprile, le notifiche di licenziamento presentate al governo non sono aumentate.
Vedremo, dunque. Ma se non altro, questa situazione dovrebbe essere foriera di un altro taglio dei tassi ad agosto e di ulteriori tagli trimestrali a novembre e poi fino al 2026. Non escluderemmo del tutto che la Banca d'Inghilterra agisca più rapidamente, soprattutto perché siamo più ottimisti sulle prospettive di inflazione.
Ma recenti commenti della BoE suggeriscono che l'asticella per accelerare il processo sia relativamente alta. I funzionari tendono a sottolineare la crescita salariale che, nonostante il sostanziale raffreddamento delle condizioni di assunzione negli ultimi due anni, è rimasta ostinatamente elevata.
Tuttavia, anche questa situazione sta cambiando. La crescita salariale nel settore privato è scesa al 5,1% dal 5,9% di due mesi fa, un rallentamento più rapido del previsto. Gran parte di ciò è dovuto agli effetti base, ma sembra che si stia verificando anche un raffreddamento più vero e proprio.
L'ultimo Panel dei Decision Maker della BoE suggerisce che le aziende prevedono un ulteriore calo della crescita salariale, che si dovrebbe attestare al 3,5% nei prossimi mesi. Sebbene saremmo scettici riguardo a un calo così marcato nei dati ufficiali, non da ultimo a causa del recente aumento di quasi il 7% del salario minimo nazionale, riteniamo che l'ultimo un rallentamento della crescita salariale dovrebbe proseguire per tutto l'anno.
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