Petrolio: occhi puntati sulla prossima riunione OPEC+

I prezzi del petrolio hanno aperto la settimana in rialzo, dopo che il rinvio da parte di Trump dei dazi sull'UE. Nel frattempo, l'attenzione si sta spostando sull'offerta e l'OPEC+ si prepara a riunirsi 

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L'offerta dell'OPEC+

Il mercato del petrolio ha aperto in rialzo questa mattina, 26 maggio, dopo che il Presidente Trump ha dichiarato di voler posticipare al 9 luglio l’entrata in vigore dei dazi sulle merci dell'UE. La nuova data segue quella annunciata venerdì 23 maggio, quando il presidente degli Stati Uniti aveva intimato nuove tariffe del 50% a partire dal 1° giugno. La proroga arriva dopo una telefonata con la Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. Nel frattempo, la Russia ha intensificato gli attacchi all'Ucraina, spingendo Trump a dichiarare che sta valutando l'ipotesi di imporre sanzioni contro Mosca, le quali potrebbero mettere a rischio i flussi energetici russi.

Il contesto di prezzi petroliferi più bassi continua a determinare una riduzione dell'attività di trivellazione negli Stati Uniti. I dati di Baker Hughes mostrano che gli impianti di perforazione attivi sono diminuiti di 8 unità la scorsa settimana, attestandosi a 465. Si tratta della quarta settimana consecutiva di calo, che porta il numero di impianti di perforazione ai minimi da novembre 2021. Anche i dati di Primary Vision sul conteggio degli impianti di perforazione mostrano un ulteriore rallentamento. Questa tendenza non è una sorpresa, se si considera che i prezzi forward del West Texas Intermediate (WTI) sono in media di poco superiori a 60 dollari al barile per il resto dell'anno. Anche i prezzi del calendario 2026 si attestano su livelli simili. Secondo l'indagine trimestrale sull'energia della Federal Reserve di Dallas, il settore ha bisogno in media di 65 dollari affinché la perforazione di nuovi pozzi sia redditizia.

Gli ultimi dati sulle posizioni degli investitori mostrano che le posizioni lunghe nette sull'ICE Brent sono aumentate di 12.185 lotti nell'ultima settimana di riferimento, arrivando a 163.329 lotti martedì scorso. Ciò potrebbe essere dovuto al venir meno delle speranze di un accordo sul nucleare iraniano. I dati relativi ai posizionamenti mostrano che, sebbene siano entrati sui mercati alcuni nuovi long, con 21.892 lotti di nuovi acquisti, alcuni speculatori stanno vendendo il mercato. Il posizionamento short lordo è aumentato di 9.707 lotti.

Nel corso di questa settimana la riunione dell’OPEC+ di domenica 1° giugno sarà con buona probabilità al centro dell’attenzione. Nell’incontro, il gruppo deciderà la politica di produzione per il mese di luglio. La scorsa settimana è stato suggerito che il gruppo sta prendendo in considerazione un altro consistente aumento dell'offerta. Noi ipotizziamo che il gruppo si accorderà per aumentare la produzione di altri 411k b/g a luglio. Questo dovrebbe garantire un buon approvvigionamento del mercato nella seconda metà dell'anno.

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