L’inflazione debole aumenta la fiducia in un ritorno al target
Il dato odierno sull'inflazione negli USA è inferiore alle attese. Dovrebbe dunque aumentare la fiducia della Fed in un'inflazione sulla strada verso il 2%. Le probabilità di un taglio a settembre sono in aumento, così come la nostra convinzione che i tagli nel 2024 saranno tre in tutto.
Inflazione debole in ogni ambito
Il dato sull'inflazione dei prezzi al consumo di giugno è sorprendentemente morbido e dovrebbe contribuire a rafforzare la fiducia dei singoli membri del FOMC sul fatto che l'inflazione sia sulla strada dell'obiettivo del 2% della Federal Reserve. L'indicatore principale è sceso dello 0,1% su base mensile, invece di aumentare dello 0,1% come previsto, mentre il dato core si è attestato a +0,1% su base mensile rispetto al +0,2% previsto dal consenso. Separatamente, le richieste iniziali di disoccupazione sono scese di 17k a 222k e le richieste continue sono rimaste stabili, ma è il basso livello dell'inflazione a dominare le mosse del mercato, con il rendimento del Treasury a 10 anni sceso sotto il 4,2% per la prima volta da fine marzo.
Inflazione core: dato mensile, annualizzato a tre mesi e annuale
L’immobiliare residenziale finalmente rallenta
Il dato chiave è l'inflazione core, un "buon" 0,1% arrotondato per eccesso dallo 0,065% a tre decimali e il tasso annualizzato a tre mesi è ora sceso al 2,1%, anche se il tasso annuale è sceso solo modestamente al 3,3%. Avevamo previsto un dato dello 0,2% a livello mensile, ma pensavamo che la bilancia dei rischi fosse inclinata verso l'alto a causa di un probabile rimbalzo delle assicurazioni auto. Questa componente ha registrato un aumento dello 0,9% a marzo, anche se inferiore a quanto temevamo. In tutti gli altri settori c'è stata una certa debolezza. Stiamo finalmente assistendo a un rallentamento dell'inflazione dell'immobiliare residenziale, con gli alloggi che hanno raggiunto lo 0,2% mensile anziché lo 0,4% come tendenza. Gli affitti equivalenti ai proprietari e gli affitti primari hanno registrato un tasso dello 0,3% mensile, il più basso degli ultimi 3 anni, mentre i prezzi degli alberghi sono scesi drasticamente. Anche le cure mediche si sono raffreddate, scendendo allo 0,2% mensile dopo una serie di letture dello 0,4% e dello 0,5%. I prezzi delle auto usate e di quelle nuove sono in calo, mentre le tariffe aeree sono scese del 5% mensile.
Ci aspettiamo 3 tagli nel 2024
Il dato odierno sostiene chiaramente la tesi che la Fed può iniziare ad allentare un po' la politica monetaria dal territorio restrittivo a quello "leggermente meno restrittivo" nelle prossime riunioni. Lo 0,17% mensile è il numero chiave. Se ne otteniamo dodici di fila, ci avviciniamo all'obiettivo del 2% su base annua. Ora ne abbiamo avuti due di fila al di sotto di questa soglia e il grafico sopra mostra un forte rallentamento dello slancio. Un taglio dei tassi a luglio rimane altamente improbabile, ma i mercati prezzano al momento per settembre 23 dei 25 punti base di un taglio dei tassi. Da qui ad allora ci aspettiamo di vedere ulteriori prove del raffreddamento del mercato del lavoro e della decelerazione della crescita dei consumi. Poiché la Fed desidera evitare una recessione e raggiungere l'obiettivo di un "atterraggio morbido", riteniamo che la conferenza di Jackson Hole, a fine agosto, sarà la sede in cui l'istituto centrale americano segnalerà più esplicitamente l'imminente taglio dei tassi. Continuiamo a vedere tre tagli dei tassi quest'anno, contro i due previsti dal mercato.
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