Un taglio dei tassi della BCE sembra scontato settimana prossima
I funzionari BCE a Davos hanno lanciato segnali molto chiari sul prosieguo dei tagli dei tassi
Contrariamente a quanto accaduto a dicembre, i preparativi per la riunione della Banca Centrale Europea della prossima settimana sono stati relativamente tranquilli, almeno in pubblico. Non ci sono state opinioni controverse sulle prossime mosse. Al contrario, sembra esserci un crescente consenso sulla necessità di ulteriori tagli dei tassi. I commenti odierni (22 gennaio) della Presidente Christine Lagarde sembrano suggerire che un taglio dei tassi di 25 pb sia scontato e che il ciclo di allentamento continuerà.
Taglio dei tassi la prossima settimana nonostante l'aumento dell'inflazione
Ricordiamo che i verbali della riunione della BCE di dicembre avevano già evidenziato un crescente orientamento all'allentamento da parte dell'Eurotower, basato sui dubbi relativi alle previsioni di crescita e sul crescente rischio di un'inflazione sottotono. Con pochi nuovi dati concreti pubblicati da allora, la BCE si trova attualmente di fronte a una versione "light” di stagflazione: continua lentezza dell'economia e accelerazione dell'inflazione. Tuttavia, la BCE sembra guardare oltre questa temporanea spinta inflazionistica e persino i falchi sembrano orientati a posizioni più accomodanti.
La ragione principale di ciò è che le previsioni di dicembre utilizzavano un tasso terminale per l'inflazione inferiore al 2%. Per centrare le stime, la Banca dovrà tagliare i tassi per un totale di 100 pb. Se a ciò si aggiunge l'aumento dei rischi per la crescita dell'Eurozona derivanti dalle potenziali scelte di politica economica della nuova amministrazione statunitense, si comprende la posizione dei funzionari.
La riduzione dei tassi continuerà oltre la riunione della prossima settimana
Il tasso d'interesse sui depositi, al 3%, è ancora restrittivo, troppo per l'attuale stato di debolezza dell'economia dell'Eurozona. La recente impennata dei rendimenti obbligazionari ha inoltre peggiorato le condizioni finanziarie dell’area. Anche se alcuni sostengono che la politica monetaria può fare ben poco per risolvere i problemi strutturali, l'instabilità politica e l'incertezza presenti in molti Paesi costringeranno la BCE a continuare a fare il lavoro pesante.
Inoltre, finché si prevede che l'attuale pressione inflazionistica diminuirà nel corso dell'anno, è probabile che l’Eurotower trascuri l'attuale fase di riaccensione. In passato l’Eutower è stata lenta nell’affrontare una crescita dell’inflazione, e questo dissuaderà la BCE dall’adottare tassi ultra-bassi; al contempo, la volontà di stare davanti alla curva resta una ragione convincente per riportare i tassi al livello di neutralità il prima possibile.
Ciò significa che la BCE continuerà a tagliare i tassi. Portare i tassi almeno al limite superiore delle stime per il tasso d'interesse neutrale, cioè al 2,5%, sembra un'idea ovvia. Tuttavia, se l'economia dell'eurozona rimarrà più debole di quanto previsto da Francoforte a dicembre, tagliare ancora i tassi diventerà inevitabile.
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