Italia, la produzione industriale sorprende in positivo ad aprile

L'aumento di aprile è un segnale positivo, ma non va enfatizzato troppo. Se è troppo presto per parlare di una ripresa ciclica dell'industria, il peggio dovrebbe essere passato

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La produzione industriale è sorprendentemente migliorata in aprile

Dopo aver deluso a marzo, i dati sulla produzione industriale italiana si sono rivelati sorprendentemente forti ad aprile. Secondo l'Istat, i dati destagionalizzati della produzione industriale sono aumentati dell'1% rispetto al mese di aprile (erano stati fermi a marzo). Il dato corretto per i giorni lavorativi è aumentato dello 0,3% su base annua, registrando la prima variazione annuale positiva dal gennaio 2023.

Tutti i principali raggruppamenti di industrie hanno registrato aumenti mensili, tranne quello dell'energia, che è rimasto piatto. La produzione manifatturiera totale è aumentata dell'1,2% sul mese; tuttavia, la media dei primi quattro mesi è ancora inferiore del 2,4% rispetto allo stesso periodo del 2024.

Classifica settoriale ampiamente confermata, tranne che per la farmaceutica

A livello settoriale, le industrie del legno e della carta si confermano leader della crescita quest'anno, mentre la farmaceutica, che aveva guidato la classifica della crescita nel primo trimestre, ha registrato un calo mensile molto forte del 5,5%. All'altro capo dello spettro, il settore dei mezzi di trasporto si conferma in difficoltà, con una produzione in calo dell'11,2% in media nei primi quattro mesi del 2025.

Troppo presto per parlare di ripresa ciclica

Il dato odierno è incoraggiante, ma non deve essere interpretato come un chiaro segnale di inversione di tendenza. L'incertezza legata agli sviluppi sul fronte dei dazi statunitensi rimane elevata e le prove di una possibile ripresa ciclica sono ancora troppo scarse. A maggio le indagini congiunturali sulle imprese pubblicate dell’Istat hanno segnalato un timido miglioramento del portafoglio ordini e un calo molto contenuto delle scorte di prodotti finiti, con l'indicatore di produzione fermo ai livelli di aprile. Troppo poco per definire una possibile nuova tendenza. L'attuale quadro produttivo suggerisce piuttosto che l'industria potrebbe aver toccato il fondo. La ripresa e la velocità dipendono soprattutto dagli sviluppi della scena geopolitica. Tuttavia, nel breve periodo, gli incentivi di Transizione 5.0, in scadenza a fine anno, potrebbero fornire una piccola spinta interna alla produzione di beni strumentali. In prospettiva, sembra anche plausibile che a partire dal 2026 una certa spinta possa venire, attraverso il canale delle esportazioni, dall'attuazione del piano infrastrutturale tedesco.

Dal punto di vista della crescita economica, il comunicato odierno mostra che l'industria ha avuto un buon inizio nel secondo trimestre, sostenendo in linea di massima il valore aggiunto nel trimestre in corso. Continuiamo a ritenere che il secondo trimestre segnerà una decelerazione della crescita del PIL rispetto al primo, ma il buon dato della produzione di aprile contribuisce a ridurre i rischi verso il basso.

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